Il cantautore indie Feyra ha appena pubblicato il suo nuovo singolo “Complesso di inferiorità” - un brano itpop incalzante dal ritmo sincopato, in cui sonorità retrò lasciano spazio a un ritornello tipicamente disco che esplode e fa venir voglia di festa, con tanto di cassa in quattro e l’utilizzo di synth e archi.
Biagio Marino alias Feyra nasce ad Agrigento nel 1985. Si avvicina alla musica a 6 anni con lo studio del pianoforte e cresce cantando le canzoni degli anni ’60. A 16 anni è tastierista e cantante di una band, compone musiche per cortometraggi e nel 2009 scrive la sua prima canzone, che lo porterà a fondare la band “Siciliano Sono” con cui pubblica due album caratterizzati dalla fusione di sonorità siciliane con la musica latina, il reggae e la patchanka.
Nel 2018 arrivano anche le collaborazioni internazionali insieme ad Adrià Salas Viñallonga, cantante spagnolo de “La Pegatina”, con il quale lavora allo show musicale della band.
Il 2019 è l’anno in cui decide di cambiare nome alla band in Feyra. Vengono pubblicati i singoli “Cambiamenti” e “La cumbia dell’amor” un feat con la band spagnola dei “Che Sudaka” allievi di Manu Chao. La sua musica passa in Argentina, in Messico, in Spagna, fa da sottofondo a spot pubblicitari internazionali, vengono inseriti in una playlist mondiale “La rockola insert coin”.
Con l’uscita di Complesso di inferiorità si chiude un ciclo, si allontana dal tipo di musica che lo ha caratterizzato fino ad oggi ed esordisce nel panorama cantautorale dell’itpop, indie. Per la fine del 2021 è prevista la pubblicazione del suo album.
"Complesso di inferiorità nasce durante il lockdown del 2020 nella quiete di quei giorni chiuso in casa e senza contaminazioni esterne. Me ne stavo seduto a fare musica con la tastiera, con la mia ragazza che si dannava per un dolce andato a male, e stavo leggendo “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust, forse per trovare ispirazione o forse per trovare... il tempo perduto."
"Ho cercato di raccontare semplici quotidianità che ognuno di noi vive, molto spesso ci sentiamo incapaci, inadatti, mai abbastanza, diversi. Ma è proprio nella diversità che sta il nostro punto di forza, in quei difetti che diventano pregi e di cui in fondo ci innamoriamo tutti. Ci sforziamo di nasconderli ma basterebbe buttare via le maschere che indossiamo e vivere liberi la nostra vita con tutte le sue meravigliose sfumature."