Questa settimana ci siamo fatti incantare e strappare un sorriso dal primo singolo della giovane cantautrice italiana Martina Bartoli: "Che culo!". Un pezzo italo pop autobiografico che è un vero e proprio inno al volersi bene ed amarsi incessantemente! Abbiamo fatto qualche domanda a Martina per scoprire qualcosa in più su di lei.
Ci racconti un po' chi sei, come è iniziata la tua carriera musicale e com'è nato "Che culo!" ?
Sono una ragazza di 18 anni nata e cresciuta in Romagna, a Imola; la chitarra è la mia grande compagna da quando ne avevo 8, poi a 12 si è aggiunto il canto. Mio zio è un eccezionale contrabbassista jazz e mi ha trasmesso la passione per quel genere musicale, anche se non è l'unico che ascolto... Amo la musica italiana, soprattutto cantautori: da Dalla a Daniele Silvestri, Elisa, Samuele Bersani, Levante, Gazzelle... insomma un bel mix!
"Che culo!" in realtà è nata un po' per caso, una sera di fine estate in cui ho preso in mano la chitarra e buttato giù degli accordi di getto; poi ho conosciuto Fabio Mazzini, bravissimo musicista che mi ha incoraggiato a finire il mezzo pezzo che avevo fatto e pubblicarlo. Spesso mi chiedono cosa significa il testo: potrebbe sembrare controcorrente mentre tutti celebrano sempre l'amore, ma in realtà molti miei coetanei si sono identificati con le mie parole e la cosa mi fa molto piacere. Certamente la canzone è un po cinica e a tratti autobiografica. In realtà è un inno al volersi bene, ad amarsi incessantemente senza annullarsi per un'altra persona, a mantenere la propria individualità senza aggrapparsi all'anima gemella come a un salvagente. La canzone è nata in un momento di piatta, di malinconia, tipo spleen di Baudelaire, dopo l'ennesimo primo appuntamento senza emozione, ma sono in realtà una ragazza solare e mi piace essere così.
Continuo a sorridere e a ridere di gusto!
Cosa significa per te essere una giovane artista indipendente oggi?
Sinceramente già sentirmi chiamare "giovane artista indipendente" fa un vero effetto su di me, quasi non ci credo. Mi emoziona tantissimo. Già il fatto di scaricarmi Spotify for artists mi ha fatto venire i brividi.
Com'è stato fino ad ora il tuo rapporto con le piattaforme di streaming, Spotify e le altre?
Spotify è la mia quotidianità, ascolto musica di praticamente di ogni genere e in qualsiasi momento, da quando mi lavo i denti, mi vesto, a quando vado a letto, in loop! Ascolto musica anche su youtube, ma principalmente Spotify.
Quali sono i tuoi progetti per il 2021?
Per il 2021 vorrei scrivere altri singoli ma solamente seguendo la mia ispirazione, vorrei soprattutto essere autentica. Ovviamente spero di riuscire a fare ciò che desidero e spero anche che allo stesso tempo piaccia alle persone che mi ascoltano. Una cosa importante è che vorrei portare avanti i miei attuali obiettivi: scrivere canzoni e passare il test per entrare alla facoltà di Medicina :-)