AI in musica: IMPF propone linee guida etiche per sviluppatori e sviluppatrici
- Michele
- 23 ottobre 2023, lunedì
IMPF - Independent Music Publishing Forum - il forum internazionale per editori/editrici musicali indipendenti ha pubblicato e proposto un insieme di linee guida etiche riguardanti l'IA, l’intelligenza artificiale. L’ente si propone di promuovere una relazione più trasparente e collaborativa tra creativi/e e aziende tecnologiche che sviluppano applicazioni di intelligenza artificiale.
Linee guida etiche
Nel contesto musicale l’IA è un argomento molto controverso. Le discussioni in corso e gli sviluppi suscitano grande entusiasmo e preoccupazione sia tra i/le professionisti/e del settore e che tra gli/le artisti/e stessi/e. Mentre i nuovi strumenti vengono apprezzati ed usati attivamente, vengono messi in discussione a livello etico poiché hanno tutto il potenziale per perturbare l'industria in modi che non beneficerebbero affatto gli /le artisti/e.
Nel contesto dell'attuale dibattito, l’IMPF ha deciso di pubblicare e proporre un insieme di linee guida etiche. Secondo il comunicato stampa ufficiale, l'obiettivo è "promuovere una relazione più trasparente e collaborativa tra creativi/e (nel caso dell'IMPF, cantautori/cantautrici ed editori/editrici musicali) e aziende tecnologiche che sviluppano applicazioni di intelligenza artificiale".
Le linee guida sono composte da quattro principi elencati nel comunicato stampa:
Tutte le parti interessate nel campo delle applicazioni dell’intelligenza artificiale dovrebbero conformarsi ai principi fondamentali della legge sulla proprietà intellettuale e del diritto d'autore.
Dovrebbero essere registrati i lavori musicali e/o letterari utilizzati nel processo di apprendimento automatico.
Deve esserci una chiara differenziazione e delimitazione tra opere musicali create dalle persone e opere musicali generate dall'IA.
Inoltre, è necessaria una distinzione tra applicazioni di intelligenza artificiale assistita e applicazioni completamente generative.
Rendere l'AI più etica
Le molte preoccupazioni riguardo all'IA e al suo futuro possono confondere artisti ed artiste sull’utilizzo effettivo dei nuovi strumenti. Tuttavia, l'IA non deve sempre essere considerata "negativa". Si può ricorrere ad essa a fini di marketing, per il mastering, per l'ispirazione o la ricerca, risparmiando così molto tempo prezioso.
La presidente dell'IMPF, Annette Barrett, spiega:
"C'è stata molta discussione - e talvolta addirittura panico - sul rapido sviluppo dell'intelligenza artificiale e sulle implicazioni che ha per le industrie creative. Ma la tecnologia è qui per restare, e diventerà solo più sofisticata. In molti casi, può effettivamente migliorare il nostro lavoro e la nostra vita. Non dovremmo combattere questi progressi, ma sarebbe negligente concedere agli/alle sviluppatori/sviluppatrici lo sfruttamento illimitato del lavoro artistico umano - che ha il suo indiscutibile valore intrinseco - per consentire l'apprendimento automatico."
Per questo motivo, è responsabilità sia degli/delle sviluppatori/delle che degli/delle artisti/e creare un ambiente favorevole, equo ed etico. Un esempio di come le aziende rispondono alle sfide è in un annuncio recente di TikTok: in futuro, la piattaforma inizierà a rilevare e ad etichettare contenuti generati da intelligenza artificiale per aumentare la trasparenza e prevenire la potenziale diffusione di disinformazione.
Artisti ed artiste possono affrontare questa nuova realtà prima di tutto valutando come si sentono riguardo all'IA e decidendo come vogliono incorporarla nel loro lavoro. Cruciale è mantenere la trasparenza sull'uso dell'AI ed evitare di utilizzare le voci altrui senza il loro consenso.
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