Lanciato nel 2007, Deezer è un servizio francese di streaming musicale online proprio come Spotify, Apple Music e Napster. Con oltre 14 milioni di utenti attivi globali, tra cui 7 milioni di abbonati paganti, è verosimilmente uno dei più grandi servizi di streaming musicale al mondo.
Deezer può vantare un catalogo di oltre 56 milioni di tracce, 52 milioni delle quali con una qualità pari a quella di un CD, ovvero in formato FLAC lossless. Disponibile in 180 paesi, è famoso in paesi e regioni dove lo streaming musicale non è ancora così ampiamente adottato dai consumatori, rendendolo il posto perfetto per far conoscere la tua musica fino ai più lontani confini del mondo.
Le radici di Deezer vanno ricercate in Blogmusik, un sito web fondato nel 2006 da Daniel Marhely per dare un accesso illimitato alla musica tramite la tecnologia dello streaming. Dopo pesanti pressioni per violazione di copyright da parte della società francese SACEM che si occupa della gestione diritti, il sito chiude all’inizio del 2007. Deezer nasce dalle sue ceneri, con il lancio ufficiale che avviene il 22 agosto 2007 grazie ai fondatori Daniel Marhely e Jonathan Benassaya, i quali promettono di pagare artisti e detentori diritto in modo equo. Già nel primo mese l’azienda guadagna rapidamente oltre 700.000 utenti, e oggi conta oltre 14 milioni di utenti attivi a cui offrire canzoni, podcast e altri contenuti da parte di artisti e curatori da tutto il mondo.
Per oltre un decennio Deezer è stato leader di mercato in Francia e, al momento in cui scriviamo questa guida, è la piattaforma di streaming musicale più famosa in America Latina con un’utenza particolarmente estesa in Brasile. Anche in Germania il servizio di streaming di Deezer è al top.
Cosa differenzia Deezer dai negozi online concorrenti?
Di primo acchito, Deezer assomiglia molto a Spotify, YouTube Music, Apple Music, Qobuz, Tidal, Napster e tutti gli altri servizi online di streaming musicale. Gli appassionati di musica utilizzano Deezer per ascoltare i loro artisti preferiti sui telefoni, computer, SmartTV, console o qualsiasi altro apparecchio che permette lo streaming di musica grazie a una connessione internet e l’app di Deezer. A differenza di Beatport, iTunes o Amazon MP3, Deezer non ha una sezione dedicata, perciò non permette di vendere tracce o album.
Come molti altri servizi di streaming musicale, Deezer funziona con gli abbonamenti. Questo significa che i clienti possono scegliere di ascoltare musica gratis tramite un account freemium supportato da annunci pubblicitari oppure pagare una tariffa mensile per un account premium senza annunci pubblicitari. L’account freemium, Deezer Free, permette agli utenti di ascoltare canzoni intervallate da pubblicità. Mentre, per quanto riguarda l’abbonamento premium, gli utenti possono ascoltare musica offline e/o senza pubblicità.
Inoltre, Deezer presenta due tipi di abbonamento premium: Deezer Premium e Deezer Hi-Fi. Deezer Premium è simile a Spotify e offre uno streaming di alta qualità con MP3 che arrivano fino a 320kbps. Deezer Hi-Fi costa un po’ di più, ma gli ascoltatori possono godere di uno streaming di qualità CD grazie al formato FLAC lossless, rendendola una piattaforma più per audiofili come lo sono Qobuz e Tidal, un’opzione che Spotify non offre ancora.
Oltre a offrire uno streaming di tipo lossless, Deezer si differenzia anche per la sua ampia portata globale. Mentre Spotify è disponibile solo in 79 paesi, Deezer abbraccia tutto il mondo con la sua offerta disponibile in 180 paesi (qui la lista completa dei paesi). Inoltre, è la piattaforma di streaming musicale più famosa dell’America Latina, particolarmente in Brasile.
Come Spotify, anche Deezer ha le proprie playlist curate da team editoriali, ma dato che tutti quanti si sforzano di farsi notare dai curatori di Spotify, Deezer non è così saturo e ingolfato. Questo significa che se vi prendete il tempo di presentarvi ai curatori di Deezer allora avrete una maggiore possibilità di farvi notare sulla loro piattaforma.
Ancora, grandi notizie per artisti DIY ed etichette indipendenti: presto Deezer lancerà il suo user-centric payment system (UCPS), un sistema di pagamento basato sugli utenti e progettato per ridurre attività fraudolente nell’ambito dell’industria musicale digitale. Approfondiremo questo aspetto nel capitolo 2.4.
Infine, nell’agenda di Deezer stanno acquisendo sempre più importanza i podcast, diventando sempre più prioritari. Vedremo più avanti come Deezer sta utilizzando i podcast per approfondire sempre di più le varie scene musicali del mondo, quindi a dopo.
Come caricare musica su Deezer?
Per caricare musica su Deezer e per assicurarsi che il contenuto inviato sia in linea con le sue linee guida, bisogna affidarsi ad un distributore di musica digitale come iMusician
Con iMusician pubblicare musica su Deezer è semplicissimo. Basta scegliere le tracce audio e l'immagine di copertina dell'uscita discografica e caricare tutto sulla piattaforma. Non resta che impostare la data di pubblicazoine e il gioco è fatto. Oltre a Deezer, con iMusician si ha anche la possibilità di pubblicare musica su Spotify, Apple Music, Tidal e tanti altri negozi online interessanti come quello asiatico KKBOX e negozi più specializzati come Beatport.
Cosa non può essere pubblicato su Deezer?
L’espressione artistica è un diritto, e Deezer è una piattaforma che incoraggia i musicisti a far sentire la propria voce. Detto questo, su Deezer ci sono delle regole da seguire : non è ammesso materiale illegale, esplicito o che incita all'odio. Nel momento in cui Deezer rileva materiale che infrange queste regole, questo verrà rimosso o filtrato.
Su Deezer è proibito caricare:
- Contenuto protetto da copyright o royalties, se la traccia è stata caricata senza il consenso di chi ne detiene il copyright o se un campione non è stato autorizzato dal legittimo proprietario.
- Contenuto che incita alla violenza contro qualsiasi tipo di gender, razza, nazionalità, religione o preferenza sessuale.
Si possono pubblicare remix o versioni cover su Deezer?
Deezer accetta i remix, ma solo a determinate condizioni. Prima di tutto, se la canzone che hai remixato non è di tua proprietà, dovrai essere autorizzato dai legittimi detentori di copyright della registrazione audio originale (autore, compositore, editore). Dovrai anche ottenere il permesso dai proprietari della registrazione audio originale (che di solito è l’etichetta che ha prodotto la traccia). Da notare che, se hai utilizzato parte o tutta la registrazione originale, allora la tua traccia verrà considerata un “remix”. Quindi se pensi di caricare la tua versione techno riempi-pista dell’ultimo singolo di Ariana Grande, assicurati prima di essere autorizzato a farlo.
Per quanto riguarda le cover, i diritti variano a seconda di un paio di fattori. Se gli autori originali sono statunitensi, allora dovrai procurarti una licenza da una società di gestione collettiva di diritti d’autore come Songfile. È un processo piuttosto semplice con il pagamento basato sul numero di unità vendute o ascolti effettuati. Se gli autori originali non sono statunitensi, allora potrai semplicemente caricare la tua traccia tramite il tuo distributore. Detto questo, se vogliono, i legittimi detentori dei diritti originali possono rimuovere la tua cover.
Che cosa fa di una canzone una cover? Se il testo, la melodia o l’arrangiamento di base sono identici alla versione originale, la tua canzone è una cover, l’unica differenza sta nel fatto che sei tu a eseguirla. Se decidi di cambiare testo, melodia o l’arrangiamento di base, la canzone non viene più considerata una cover. La tua traccia è un adattamento o una versione edit che ha bisogno di essere autorizzata dagli autori.
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