Skip to main content

🔥BLACK FRIDAY: risparmia il 30% su TUTTI i nostri abbonamenti! Offerta a tempo limitato!🔥 Approfitta ora

Tutti i blog post

Rregistrazione fai-da-te di strumenti acustici

Condividi questo articolo su
DI Yaccoustic Instrument Cover

3 fattori chiave per ottenere registrazioni fai-da-te di qualità da strumenti acustici.

Registrare degli strumenti acustici da sé può sembrare un'impresa scoraggiante, specialmente se non l'avete mai fatto prima e vi state affidando al fai-da-te. Per cominciare avrete bisogno di un'attrezzatura di base costituita da almeno un microfono, un'interfaccia audio, un preamplificatore e la vostra DAW. In secondo luogo, dovrete basare il vostro progetto di registrazione su una formula a tre punti: la conoscenza dei microfoni, il posizionamento del microfono e la qualità del vostro segnale.

Una volta compresa la relazione tra questi tre aspetti, sarete in possesso delle basi per acquisire ciò che vi serve da uno strumento acustico anche con un'attrezzatura minimale o poco costosa e quasi in ogni ambiente. Più ricerche farete al riguardo, maggiore sarà la vostra preparazione. La formula è un processo di sperimentazione per tentativi ed errori con diversi microfoni in diverse posizioni, aggiustando i livelli fino a quando non ottenete il suono desiderato. Questa procedura di selezione dei microfoni, di posizionamento del microfono e di individuazione dei livelli è un'arte a cui dovete avvicinarvi con pazienza.

La conoscenza dei microfoni

Esistono molti tipi differenti di microfono che possono essere usati, ma un dettaglio importante del quale dovete prendere atto è la figura polare dei microfoni. La figura polare è lo spazio tridimensionale circostante la capsula in cui il microfono è più sensibile al suono. Questa figura mostra il punto in cui i microfoni ricevono il suono e dove non lo ricevono. Quando avrete una buona conoscenza delle figure polari del microfono (le tre di base sono cardioide, bidirezionale e omnidirezionale) vi farete un'idea migliore di quali microfoni usare e come direzionarli in modo da ridurre indesiderabili rumori di sottofondo o riverberi non voluti. Il microfono è lo strumento che non solo cattura il suono del vostro strumento, ma anche del vostro spazio di registrazione. La figura polare servirà come guida quando sarete alla ricerca dell'equilibrio ideale tra le due cose.

Ogni microfono è dotato di un diaframma, un sottile dispositivo usato per catturare le vibrazioni di un'onda sonora per poi convertire l'energia acustica in energia elettrica (che è il vostro segnale audio). I diaframmi sono diversi per misura e, a seconda delle loro dimensioni, hanno diverse caratteristiche per quanto riguarda la sensibilità, l'intervallo di frequenza, l'intervallo dinamico, il rumore di auto, ecc. In genere i microfoni a diaframma largo sono più sensibili e hanno un intervallo di frequenza più limitato, mentre i microfoni a diagramma stretto hanno minore sensibilità e un intervallo di frequenza più ampio.

I microfoni oggi più diffusi sono quelli a condensatore e quelli dinamici. La differenza sostanziale tra i due è che il microfono a condensatore è adatto alla registrazione di qualunque strumento, a patto che il livello di pressione del suono non sia troppo alto (chitarre, strumenti a corda, pianoforti, ecc.), mentre il microfono dinamico è migliore per la registrazione di livelli di pressione del suono più alti (batteria, percussioni, ecc.), ma può essere utile anche in situazioni di registrazione di pressione sonora bassa. Ogni diverso microfono ha una personalità che applica alla registrazione. Per esempio, a volte volete avere una chitarra acustica che faccia da sfondo al mix come texture ritmica e altre volte volete una chitarra acustica in primo piano nel mix come assolo. Per registrare entrambe queste parti di chitarra dovete provare diversi microfoni e diverse posizioni.Non volete creare l'originalità sonora dei vostri strumenti per intero nella fase di post-produzione, quindi cercate di crearli dal vivo e suoneranno più naturali nel mix.

Il posizionamento del microfono

Il posizionamento del microfono riguarda la comprensione delle varie fonti di suono provenienti dal vostro strumento in relazione all'ambiente in cui state registrando. Ci sono molti modi per microfonare gli strumenti a seconda del suono che volete ottenere. Ecco alcuni esempi base di posizionamento del microfono per diversi strumenti acustici.

Pianoforte: un microfono sulle corde basse e uno sulle corde alte. Più lontani sono dalle corde, maggiore sarà lo spazio che riuscirete a catturare, così come più vasta sarà l'onda sonora proveniente dal pianoforte. Dovreste provare anche con il coperchio del pianoforte aperto e chiuso.

Chitarra: puntate un microfono a diaframma stretto al dodicesimo tasto a circa 20cm di distanza, e un microfono a diaframma più largo sul ponte a circa 30cm di distanza. Modificate la posizione del microfono mentre suonate e ascoltate il suono con le cuffie fino a quando non avrete trovato la soluzione ottimale. Un suggerimento: non indossate una camicia con i bottoni mentre registrate le chitarre acustiche, perché possono far rumore battendo contro la chitarra mentre state registrando e potreste non accorgervene fino all'ascolto, dopo aver suonato fino allo stremo delle forze.

Batteria: posizionate due microfoni a condensatore a diaframma stretto sollevati di circa due metri sopra la batteria, ognuno a 45 gradi rispetto all'asta da ripresa stereofonica XY per microfono. Aggiustate l'altezza in base alle vostre necessità. Quando registrate lo snare con il microfono superiore (dinamico) e inferiore (condensatore a diaframma stretto) assicuratevi di testare l'altezza e la posizione di puntamento, e di invertire la fase del vostro microfono inferiore così che i due non si neutralizzino l'un l'altro quando vengono suonati insieme sulla traccia. Per i kick e i tom usate microfoni dinamici da batteria.

La qualità del segnale

Quando i musicisti registravano in analogico incidevano a caldo il suono per non sentire il sibilo e il ronzio dell'attrezzatura. Più a caldo veniva effettuata l'incisione migliore era il suono, perché la saturazione del nastro è una compressione naturale che genera un'impressione di sonorità calda. Ora la maggior parte dei musicisti registra in digitale e vuole comunque ottenere una sonorità calda, ma non è possibile stampando il segnale a caldo sul digitale perché otterreste solo delle distorsioni. Se state registrando in digitale e riuscite a vedere le distorsioni sulla vostra DAW, potete anche scartare la registrazione perché avrà un suono orribile a prescindere da quanto ci lavorerete sopra con automazioni e plug-in. Non volete una registrazione aumentata nel vostro sistema digitale, ma potete aumentarla sui vostri monitor così che abbia una sonorità calda nelle cuffie mentre suonate, lasciando il segnale audio registrato in origine al suo posto.

Ricordate che potete sempre potenziare un segnale nella fase di post-produzione, ma che non potete fare il contrario senza ottenere una registrazione di scarsa qualità. Dovete fare delle prove con i livelli per trovare il volume perfetto e al tempo stesso essere sicuri di non registrare un suono troppo basso. Il segreto sta nello spingere i livelli così che il metro VU raggiunga costantemente il 50% e il 70% a picchi. In questo modo dovreste ottenere un segnale di qualità che vada bene con qualunque mix anche se alcune parti salgono di volume. Assicuratevi che il volume immesso sia il più basso possibile sulla vostra interfaccia e di aumentare il suono con il preamplificatore, non con l'interfaccia, così che il vostro segnale sia consistente e la vostra registrazione suoni dinamica e corposa.

BLACK FRIDAY DEALS

Risparmia il 30% su TUTTI i nostri abbonamenti! Offerta a tempo limitato! 

Approfitta ora
Share:
Newsletter iMusician

Tutto ciò che ti serve. In un solo posto.

I nostri consigli per avere successo nel mondo della musica, offerte speciali e le ultime novità da parte di iMusician direttamente nella tua casella di posta! Tutto ciò di cui hai bisogno per coltivare la tua carriera musicale.