Tendenze musicali: la musica non anglofona continua a crescere
- Michele
- 02 luglio 2024, martedì
Secondo i dati di Spotify e Luminate, artisti/e non anglofoni/e sono in aumento. I risultati indicano un futuro decentralizzato della musica, con una maggiore diversità di lingue, generi e misure di successo.
Generi, lingue, e abitudini di ascolto
L'industria musicale è un settore altamente dinamico e in continua evoluzione. Non molto tempo fa, abbiamo pubblicato un articolo sul suo stato attuale nel quale si è fatto riferimento ad una tendenza ampiamente discussa: l'aumento della musica locale e non anglofona.
Sebbene l'aumento della musica in lingua locale non sia una novità, diverse fonti e testate giornalistiche confermano che sta diventando sempre più rilevante. Ad esempio, un rapporto di fine anno di Luminate evidenzia che la musica in lingua spagnola ha registrato un aumento del 3,8% tra il pubblico statunitense, mentre quella in lingua inglese è calata della stessa entità. Detto questo, l'inglese rimane al primo posto, seguito da spagnolo, hindi, coreano e giapponese.
Il rapporto Loud and Clear di Spotify conferma ulteriormente la crescente popolarità della musica in lingue diverse dall'inglese. Secondo i suoi dati, nel 2023 oltre la metà dei 66.000 artisti/e che hanno generato almeno 10.000 dollari solo su Spotify proveniva da paesi in cui l'inglese non è la prima lingua. Lo spagnolo, il tedesco, il portoghese, il francese e il coreano sono state tra le lingue più performanti sulla piattaforma di streaming. Le canzoni scritte in hindi, indonesiano, punjabi, tamil e greco hanno registrato numeri di ascolto significativamente più alti.
In linea con i risultati, il rapporto evidenzia un'altra tendenza significativa: l'ampliamento dei gusti musicali e il crescente interesse per artisti/e indie. Secondo il rapporto, i musicisti e le musiciste indipendenti hanno generato quasi 4,5 miliardi di dollari nel 2023. Il numero rappresenta circa la metà dei ricavi realizzati sulla piattaforma e rappresenta un aumento di quattro volte rispetto al 2017. D'altra parte, gli ascolti hanno gravitato attorno a coloro che mescolano i generi, trascendendo i confini delle regole e degli standard tradizionali.
Demonopolizzazione: la prossima tendenza della musica?
Cosa possiamo concludere da questi risultati? Potrebbe essere la fase successiva di un processo di demonopolizzazione più ampio e necessario. Questo sviluppo è tutt'altro che nuovo: la produzione di musica digitale, l'era di SoundCloud, il marketing dei social media e l'ascesa di generi non occidentali sono solo alcuni degli aspetti che hanno giocato un ruolo cruciale in questo processo. Tuttavia, la prossima fase sembra offrire ancora più opportunità agli artisti e alle artiste indipendenti di tutto il mondo.
Diversificazione delle lingue
In primo luogo, sembra che in futuro la lingua inglese possa perdere la sua posizione di monopolio all'interno della musica. Come spiega Spotify, coloro che avrebbero avuto difficoltà nel farsi un nome "stanno ora trovando il loro pubblico, e l'industria musicale di oggi è un riflesso più diversificato e accurato del mondo in cui viviamo".
Questo non significa che le canzoni in inglese diventeranno irrilevanti, poiché l'inglese rimane comunque la lingua numero uno nella musica e appartiene a quelle più parlate al mondo. Tuttavia, in futuro, l'inglese potrebbe non essere più necessario per ottenere un riconoscimento internazionale.
Questo, ovviamente, è già avvenuto. Ad esempio, i/le rapper francofoni/e sono molto popolari nei paesi francofoni e non solo, mentre la musica in spagnolo e coreano è celebrata a livello globale. Tuttavia, questi sviluppi potrebbero aprire ancora di più le porte ad artisti/e indipendenti che creano musica in lingue attualmente sottorappresentate nelle classifiche di ascolto internazionali.
Le classifiche potrebbero non essere tutto
In secondo luogo, potremmo assistere ad un cambiamento significativo nella nostra concezione e percezione del successo nell'industria musicale. Fino ad oggi, "essere conosciuti/e" dalle masse è stato comunemente considerato un fattore determinante per il successo, mentre le classifiche hanno svolto un ruolo cruciale nella valutazione dei livelli di realizzazione.
Tuttavia, con la musica più accessibile che mai e l'emergere costante di nuovi artisti/e, altri indicatori potrebbero presto giocare un ruolo più importante. E i dati lo confermano: secondo Spotify, oltre 1.250 artisti/e hanno generato più di 1 milione di dollari solo da Spotify; di questi/e più di 1.000 non hanno avuto un solo brano che abbia raggiunto la Global Top 50 di Spotify durante tutto l'anno.
Le classifiche continueranno senza dubbio a contare, ma un approccio al successo meno incentrato sulle classifiche potrebbe aprire nuove porte per accedere a opportunità precedentemente negate. Inoltre, questi sviluppi possono aiutare tutti/e a sentirsi più a proprio agio con il successo, indipendentemente dalla loro posizione in classifica.
Un'ulteriore ascesa dei generi non occidentali
Infine, potremmo assistere alla diffusione di generi provenienti da Paesi non occidentali. Questo è già avvenuto con l'afrobeats, l'amapiano, l'afro house, il k-pop e il city pop giapponese. Per esempio, Spotify ha recentemente comunicato che l'afrobeats è uno dei generi in più rapida crescita sulla sua piattaforma. Dal 2017 è cresciuta del 550%, con l'emergere di un nuovo pubblico in Messico e in India.
Il rapporto Luminate conferma ulteriormente questi sviluppi, affermando che il 63% della Gen Z e il 65% dei millennial "ascoltano nuova musica per sperimentare nuove culture e prospettive". Questi risultati suggeriscono che il futuro della musica sembra ancora più vario, multiculturale e probabilmente più decentralizzato.
Tuttavia, potrebbe essere necessario un po' di tempo prima che si verifichi una vera e propria demonopolizzazione, poiché grandi etichette ed artisti/le continuano ad avere un'influenza significativa e migliori opportunità finanziarie rispetto a quelle più piccole e indipendenti. In ogni caso, non vediamo l'ora di seguire gli sviluppi e scoprire nuova musica da tutto il mondo.
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