Consigli per collaborare nella scena musicale locale
- Brandon Miller
- 10 agosto 2015, lunedì
Molti musicisti stanno approcciando nuovi modelli per arrivare al successo. Ecco i consigli su come lavorare con una comunità musicale indipendente locale, invece di rimanere esclusivamente nella struttura tipicamente competitiva di "artista solista" o "band".
Un tempo la collaborazione nell'ambito dell'industria musicale era associata al concetto di inseguire un sogno per "sfondare". Ora questo archetipo è generalmente idealizzato solo attraverso i talent show, giganteschi festival sponsorizzati da aziende e l'arrivo in cima alle classifiche. Tuttavia, questo programma sembra mancare di contatto con la realtà quotidiana dei musicisti indipendenti e molti stanno creando nuovi modelli di successo per se stessi.
Essere un musicista di successo oggi significa suonare dal vivo il più spesso possibile, essere pagati/e e far arrivare la propria musica alle persone che la apprezzano e la sostengono. Ottenere un contratto di sincronizzazione o firmare per un'etichetta discografica può certamente aiutarti nel percorso verso il successo, ma non necessariamente ti darà le basi organiche per creare una carriera duratura. Naturalmente molti musicisti stanno trovando nuovi modi di collaborare, creando vere e comunità locali. Ecco alcuni consigli su come lavorare con la comunità musicale indipendente locale, invece di rimanere esclusivamente nella struttura tipicamente competitiva di "artista solista" o "band".
Non metterti in un angolo
Spesso associamo la nostra produzione musicale, l’ascolto, la formazione di progetti e dunque la collaborazione con un genere, uno stile o un marchio di musica che è particolarmente favorevole alla società in quel momento. Hai mai notato che quando una band diventa popolare, molti musicisti sembrano copiarla nel suono o nello stile? Non metterti in un angolo e cerca di mantenere l’autenticità nelle tue collaborazioni.
Impara nuove abilità attraverso la diversità e l'apertura
Quanto più variegati/e sono i musicisti e le musiciste con cui si suona, quanto più variegati sono i concerti a cui si assiste, tanto più è statisticamente probabile che si imparino nuove abilità, soprattutto se si presta attenzione ai minimi dettagli e alle meccaniche dell'esecuzione. Ci sono sempre nuovi modi per tessere insieme i molti fili colorati della creatività musicale, prendendo le parti di un atto e inserendole in un altro. Soprattutto nel jazz, blues e rap questo accade da molto tempo ed è ciò che abbatte i confini, allontana le frontiere e sviluppa melodie incredibili. Di recente ho assistito a un concerto improvvisato in cui un violinista swing-jazz americano si è esibito dal vivo con un cantante folk tradizionale siriano e il risultato è stata una musica bellissima che non avevo mai ascoltato prima.
Collaborare per progetti
Può essere estremamente gratificante collaborare con musicisti/e e produttori/ici per lo sviluppo di progetti "una tantum", come la registrazione di un singolo, un EP o anche di un intero album, o la realizzazione di un concerto o di un tour completo, o anche solo per un video su YouTube, ma questo non significa necessariamente che tu debba costruire un'intera band predestinata ad avere successo. Non è necessario sposarsi esclusivamente con una band o un progetto. È salutare suonare con altri e può essere vantaggioso in molti modi, come espandere la propria fan base, le entrate, i contatti nel mondo della musica e la versatilità sul palco e in studio. Si può essere indipendenti e allo stesso tempo impegnarsi in una collaborazione.
Esci, incontra e connettiti
Frequento molte jam session, serate open mic e concerti e mi piace entrare in contatto con musicisti e musiciste che non sembrano avere nulla da dimostrare. Trova persone da cui poter imparare e con cui poter collaborare, piuttosto che rimanere semplicemente impressionati o impressionate. Se non esci e non trovi quello che fa per te, è probabile che non crescerai molto come musicista.
Suona e nient’altro
Non è facile riconoscere un artista che sembra avere una "missione divina" (‘mission from god’, riferimento ai Blues Brothers). I musicisti e le musiciste di maggior successo che ho conosciuto suonano per amore della musica e questo è ciò che li fa andare avanti. Cercali/e! Perché collaborare con qualcuno che ha un'agenda serrata, che continua a parlare di piani convincenti che si trasformano in una specie di missione, può rivelarsi una vera seccatura.
Conosciti
Le collaborazioni tra musicisti possono portare a una vasta gamma di percorsi. Conosciti, conosci ciò che vuoi da una collaborazione e sappi quando tirare le somme quando senti che la tua indipendenza ed energia sono compromesse. Ad esempio, se formi un gruppo per suonare alcuni concerti "una tantum" e ti assumi la responsabilità di prenotare quei concerti, non lasciare che gli altri musicisti diano per scontato che lo farai per sempre. Assicurati di comunicare direttamente le tue esigenze e i tuoi obiettivi.
Ecco alcuni esempi di collaborazioni di successo nella scena indie che ritengo valga la pena di verificare. Tess Parks e Anton Newcombe, Modest Mouse e Johnny Marr, il progetto U.N.K.L.E, Atoms for Peace, Will Oldham e Matt Sweeney e Beck's Record Club. Ricorda che collaborare a un progetto dovrebbe essere divertente e, idealmente, senza vincoli, a eccezione di quelli che attaccano i crediti delle canzoni ai conti bancari quando arriva il momento di vendere le tue collaborazioni alla pubblicità della nuova auto a energia verde.
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